mercoledì 29 agosto 2012

Batman Il ritorno

Sono trascorsi otto anni dall'ultima apparizione di Batman nei cieli di Gotham City: dopo essersi accollato la responsabilità di aver ucciso il procuratore distrettuale Harvey Dent (trasformato nel criminale Due Facce), l'eroe mascherato - ormai per pubblica opinione e giustizia un fuorilegge -
trascorre malamente le proprie giornate finanche nella sua identità vera, quella di Bruce Wayne. I capelli ingrigiti, una barbetta incolta, l'andatura claudicante sostenuta da un bastone, il miliardario appare ridotto all'ombra di se stesso. Probabilmente, non indosserebbe più i panni del misterioso giustiziere se non facessero, all'improvviso, la propria apparizione due personaggi: Selyna Kyle ovverosia Catwoman, una ladra che giunge a sottrarre dalla sua cassaforte una collana appartenuta 
in precedenza alla madre; e Bane, un supercriminale dalle tenebrose origini, che muta un congegno pensato per l'energia sostenibile dalla Wayne Enterprises in ordigno atomico. Vedendo in pericolo mortale la propria città, Wayne decide di far rivivere Batman, ma non si rende conto d'essere egli medesimo finito nel mirino dell'avversario più pericoloso che mai abbia affrontato, in cerca d'una vendetta personale...

Degli ormai moltissimi supereroi che hanno percorso il tragitto dalla carta al grande schermo, Batman è per certo il più fortunato: basterebbe pensare che due dei maggiori registi contemporanei, Tim Burton prima Christopher Nolan poi, gli hanno dedicato le loro attenzioni. Se il primo, assecondando in pieno le proprie inclinazioni, ha fatto delle due sue trasposizioni cinematografiche dei meccanismi arty giocosi ed affascinanti, Nolan ha sottolineato - sin dal titolo - gli aspetti più dark del personaggio, arrivando in questo pannello finale della propria trilogia a toni quasi shakespeariani, temperati da una malinconia degna di un Edgar Lee Masters. Non diremo che nelle quasi tre ore de "Il cavaliere oscuro: il ritorno" tutto sia perfetto, mai sfiorato dalla noia o dalla confusione: ma è innegabile che la messa in scena sia grandiosa al pari della materia trattata, che le "ambizioni wagneriane" scorte da qualche critico non siano affatto campate in aria. Senza nulla togliere all'avventura tradizionale, Nolan ha inscritto nella contemporaneità le vicende narrate, col risultato di disegnare un universo totalmente privo di luce: da Occupy Gotham al carcere di Guantanamo, è tutto un precipitare dentro sempre più devastanti gironi infernali. Pure la popolazione - gli individui per i quali un sempre più isolato Batman si batte - sembra sperduta, se non connivente come accadeva per lo sceriffo in "Mezzogiorno di fuoco": solo che qui il concetto di comunità locale pare allargarsi al mondo intero, sospettabile di non meritare affatto d'esser salvato.

Funestato dal massacro della proiezione di mezzanotte ad Aurora, in Colorado, il film sembra presagire tutto l'orrore possibile nel proprio svolgimento, provocando così involontariamente un effetto fusionale che aumenta l'angoscia della visione. Mentre ci auguriamo che simili spaventosi episodi nella realtà mai più debbano ripetersi, di film come quest'ultimo di Nolan speriamo di vederne molti altri: perché - repetita iuvant - non è la suggestione delle immagini ad armare la mano degli improvvisati killer, ma delle improvvide leggi che consentono a chiunque di avere accesso finanche ad armi da guerra, solo in omaggio alla regola - quella sì, spietata - del profitto.
                                                                                                                                   Francesco Troiano

IL CAVALIERE OSCURO: IL RITORNO (2012). REGIA: CHRISTOPHER NOLAN. INTERPRETI: CHRISTIAN BALE, ANNE HATHAWAY, MICHAEL CAINE, TOM HARDY, MARION COTILLARD, JOSPEH GORDON-LEVITT. DURATA: 164 MIN.
DISTRIBUZIONE: WARNER